Promoturismo FVG, innovazione a tutto campo per ripartire

Promoturismo FVG, innovazione a tutto campo per ripartire

 

L’epidemia di Coronavirus ha duramente colpito il turismo anche in FVG, settore che incide per il 12-13% sul Pil regionale e che vale quasi 5 miliardi di Euro annui grazie all’arrivo di 2,7 milioni di visitatori nell’arco dei dodici mesi.

Per l’Agenzia Regionale del Turismo, che evidenzia come il lockdown stia generando ricadute pesantissime non solo sulle strutture ricettive ma anche sulle numerose filiere produttive ad esse correlate, una volta conclusa l’emergenza, sarà necessaria un’innovazione a tutto campo, quanto a offerta, brand e metodologie operative e di comunicazione.

I vertici della società sottolineano inoltre come si dovrà puntare intanto sui bacini contermini, valorizzando in un’ottica d’insieme, natura, cultura, arte e peculiarità di vario carattere del territorio e sostenendo al contempo la digitalizzazione delle imprese del comparto turistico.

Sempre restando in tema di accoglienza e di alberghi in particolare, secondo uno studio effettuato dalla Zara&Partners che ha analizzato i bilanci di 804 società dei capitali del settore ubicate nell’area del Triveneto, sussisterebbe un concreto rischio  di uscita dal mercato per circa il 77% delle realtà produttive campionate.

Uno scenario che potrebbe coinvolgere ovviamente anche gli hotel del FVG, i quali, al momento, registrano qualche prenotazione solo per i mesi di agosto e settembre. Da qui, per la Federalberghi regione, l’assoluta priorità di interventi mirati di supporto alla categoria da parte dell’amministrazione Fedriga che contribuirebbero almeno arginare il rischio di daefault che grava su molte realtà produttive del settore.

 

“Il Piccolo”, sabato 28 marzo, pag. 22; “Messaggero Veneto”, sabato 28 marzo, pag. 10