Equiparazione Aggio su concorsi

Comunichiamo che nella seduta pomeridiana del 30 gennaio u.s. il Senato ha presentato un ordine del giorno accolto dal Governo, presentato su iniziativa delle organizzazioni sindacali STS, UTIS e FIRAS. Questo atto costituisce un'ulteriore testimonianza della volontà delle forze politiche di accogliere le richieste dirette all'equiparazione dell'aggio su tutti i concorsi pronostici, obiettivo per il cui raggiungimento le tre associazioni stanno lavorando in stretto contatto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze. "Il Senato, ravvisata l'opportunità di procedere alla verifica della possibilità di uniformare l'aggio spettante ai ricevitori dei concorsi pronostici, del lotto e delle lotterie in modo da garantire tra i vari giochi la massima neutralità; considerata l'esigenza di prevedere coerenti forme di ripartizione delle somme introitate dalle scommesse ippiche e sportive che tengano conto della particolarità del settore; considerata altresì l'esigenza di garantire una uniforme applicazione del principio di destinazione all'erario delle vincite dei concorsi pronostici non riscosse; impegna il Governo: a verificare le differenze di aggio spettanti ai ricevitori in relazione ai diversi concorsi pronostici valutando altresì l'opportunità di assumere le iniziative idonee ad assicurare la massima neutralità tra i vari giochi; a studiare meccanismi di corresponsione tali che l'aggio corrisposto ai ricevitori sia determinato in relazione all'andamento complessivo delle giocate in un determinato periodo rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, prevedendo un aumento dell'aggio in caso di incremento del numero delle giocate e una riduzione dello stesso in caso contrario e garantendo comunque una misura dell'aggio non inferiore a quella attualmente spettante; a provvedere entro il primo semestre 2002 ad un riesame dell'attuale ripartizione delle somme derivanti dalla raccolta delle scommesse ippiche e sportive; a garantire che le vincite non riscosse dei concorsi pronostici siano introitate all'erario."