Conftrasporto, no a interventi fiscali UE sui porti italiani

Conftrasporto, no a interventi fiscali UE sui porti italiani

 

Confcommercio-Conftrasporto, sodalizio peraltro in cui è confluita in questi giorni anche Federagenti, ha inviato alla Commissione UE le osservazioni del cluster marittimo rappresentato a sostegno del regime fiscale vigente in Italia.

L’azione è correlata all’ipotesi normativa, al vaglio di Bruxelles, che vorrebbe imporre un prelievo tributario specifico sulle attività portuali, provvedimento che, se posto in essere, determinerebbe pesanti ricadute negative per gli hub marittimi del nostro Paese e per l’ampio indotto produttivo ad essi correlati.

Per l’associazione di categoria, è ora indispensabile che l’Esecutivo, anche attraverso il Ministro competente, affronti concretamente tale questione, avviando un dialogo con l’UE, con l’obiettivo minimo di giungere ad una soluzione di compromesso che comunque non penalizzi un segmento così essenziale per l’economia italiana.

Sempre in relazione al comparto dei trasporti, il premier Giuseppe Conte ha intanto assicurato che il Governo si farà portavoce delle istanze della categoria presso gli organismi comunitari competenti circa i paletti e le restrizioni cui devono far fronte i mezzi pesanti italiani al valico del Brennero, uno scenario che genera ricadute negative per le imprese del settore sia in termini operativi che economici.

 

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