Apertura bocciata dai commercianti

Per molti l'iniziativa è superata. Acquisti solo nei negozi che applicavano gli sconti

Commercianti critici nei confronti dello Shopping days che, ieri, non ha registrato i consensi sperati. La gente in centro c'era, ma poco avvezza all'acquisto. E così molti negozi, soprattutto quelli che hanno rifiutato lo sconto, sono rimasti semi vuoti. La clientela ha preferito premiare" i punti vendita favorevoli all'applicazione dei prezzi scontati. Al di là degli sconti, però, i commercianti sostengono che l'interesse per lo Shopping days, dai tempi della prima edizione, è calato notevolmente, non a caso ritengono «superata» l'iniziativa. A farla fallire, a detta di molti, è la mancanza di coesione tra gli stessi titolari dei negozi che non rispettano le decisioni assunte dall'Ascom. «I riscontri dello Shopping days vanno sempre calando, inutile sperare sugli austriaci visto che tutti sanno che arrivano il venerdì sera e ripartono il giorno seguente. Gli austriaci non dedicano la domenica agli acquisti» ripetono ai "Duca d'Aosta", nel dirsi «insoddisfatti» del bilancio dello Shopping days. «Manca - ripetono - l'uniformità di vedute e la collaborazione tra i commercianti». L'apertura festiva è una forzatura anche per la responsabile della "Casa della musica", Barbara Gorno, secondo la quale lo Shopping days si traduce in un ulteriore costo aziendale. «La gente approfitta per fare una passeggiata in centro solo raramente entra nei negozi, guarda e non acquista. Oggi avremo venduto due compact-disc e poco altro». Dello stesso avviso la famiglia Bassetti titolare della "Valigeria moderna": «Per fortuna che non ho fatto venire il personale, in tutto abbiamo venduto due cosine. Non ha senso organizzare queste iniziative anche perché chi acquista la domenica non lo fa il martedì successivo». I commercianti non imputano affatto il fallimento dello Shopping days alla concomitanza con la "Domenica ecologica" incentrata sulla chiusura del centro storico al traffico. «Da tempo si conosceva la data della "Domenica ecologica" - fanno notare ai Duca d'Aosta - l'Ascom poteva pensarci prima». Anche da Falcomer sono convinti che le iniziative commerciali incentrate solo sugli sconti «hanno stancato la clientela» per questo propongono di arricchirle con manifestazioni culturali di più ampio respiro. Diversa la posizione di Roberta Bianchini, la responsabile di Tabriz, una delle poche a promuovere lo Shopping days. «In questi casi bisogna aderire tutti altrimenti è chiaro che l'interesse per l'iniziativa viene meno» spiega, sottolineando il fatto che in piazzetta Antonini solo due negozi sono rimasti aperti. Dello stesso avviso il responsabile di "Profili", Sandro Mattiussi, deciso ad applicare gli sconti per l'intera settimana. «Noi - ripete - abbiamo venduto bene». E se lo Shopping days non ha ricevuto i consensi sperati, lo stesso non si può dire per la Domenica ecologica che, soprattutto nella mattinata di ieri, ha portato in centro adulti e bambini. Duecentocinquanta persone, invece, hanno preferito visitare i musei cittadini rimasti aperti per l'occasione. L'affluenza maggiore è stata registrata dalle visite guidate alle segrete del maniero. Inizialmente erano previste due, poi, all'ultimo momento, per soddisfare tutte le richieste è stata organizzata la terza."